La prima mostra è dedicata al Maestro andaluso Pablo Picasso (Malaga 1881 –Mougins 1973) e si intitola “La Célestine e le ceramiche Vallauris”; la mostra è composta da sessantasei opere di incisione fra puntesecche, acqueforti e acquetinte, create e selezionate da Picasso stesso per illustrare la famosa e omonima opera drammatica dello spagnolo Fernando De Rojas (“La Célestine”, 1499), e da trentadue ceramiche - realizzate tra il 1950 e il 1969 - che ricostruiscono il rapporto tra il grande Maestro spagnolo e la tradizione filosofico-letteraria della sua terra d’origine, segnando al tempo stesso il superamento della distinzione accademica fra artigianato e belle arti.
Le trentadue ceramiche e le sessantasei fra acqueforti e acquetinte esposte nel Museo di San Pietro risalgono agli ultimi anni di vita dell’artista, allora novantenne ma ancora energico ed esplosivo in tema di creatività. “Pur rappresentando solo una piccola parte della produzione picassiana – dichiara Simone Zoccheddu, curatore della mostra - sono un’occasione per comprendere ed apprezzare la grandezza di tutta l’opera di Picasso, compresa la sua più nota attività di pittore e di scultore”.
La seconda mostra dal titolo “Oltre l’apparenza” è dedicata al Maestro italiano Pietro Annigoni (Milano 1910 – Firenze 1988) e comprende ottanta lavori ad olio che ripercorrono tutta l’opera dell’artista, interamente dedicata alla difesa della centralità e della trascendenza dell’uomo. "Cinciarda" del 1945 (tempera grassa su tela cm 180x100), "Solitudine2" del 1968 (tempera grassa su tela cm 200x300), Autoritratto del 1940 (tempera grassa su tela), Maria Ricciarda Annigoni del 1970 (tecnica mista su tavola cm 60x40) sono alcune delle opere esposte al Museo di San Pietro di Assisi.
Per esprimere l’arte annigoniana i curatori della mostra, Gilberto Grilli ed Ernesto D’Orsi citano una frase del Maestro: "Sono convinto che le opere dell'avanguardia d'oggi siano il frutto avvelenato di un degrado spirituale con tutte le conseguenze di una tragica perdita d'amore per la vita".
Famoso per i suoi ritratti, tra i quali il celebre ritratto di S.M. la Regina Elisabetta II e quello della Principessa Margaret, Annigoni fu anche scultore, incisore, letterato, architetto ed appassionato conoscitore di musica, di teatro, di filosofia e di ogni altro campo della cultura umanistica.
(10-09-2006)
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