Acciaierie, raggiunto l’accordo
L’intesa tra azienda e sindacati prevede 124 milioni di euro di investimenti nel prossimo biennio, il riassorbimento dei 360 dipendenti cassintegrati del magnetico ed il mantenimento del sito integrato ternano
|
Dopo 23 giorni di mobilitazione è stato raggiunto l'accordo sulle acciaierie di Terni tra la dirigenza di Thyssen-Krupp e Fim, Fiom e Uilm.
I 12 punti dell’intesa prevedono novità importanti per quanto riguarda gli investimenti: nel biennio 2005-2006 la multinazionale tedesca investità 124 milioni di euro nel reparto Inox, dove verranno riassorbiti i 360 dipendenti del magnetico, che chiuderà come deciso.
Tutti i lavoratori avranno garantito il posto: i contratti a termine saranno confermati, mentre per 155 lavoratori che si troveranno in mobilità o in condizione di pensionamento, i sindacati hanno ottenuto nell'accordo, la garanzia di scelta e quindi volontarietà.
All'annuncio dell'accordo, i presidi che già erano stati in parte rimossi dagli ingressi delle Acciaierie, sono stati tolti.
I dettagli dell’accordo
L'accordo fissa garanzie occupazionali ai livelli attuali, 3.800 dipendenti, prevede investimenti per le consociate Fucine Titania Aspasiel con relativa presentazione del piano industriale che attraverso una commissione paritetica verrà verificato ogni tre mesi.
In particolare l'accordo prevede anche ricerca e sviluppo e un impegno a che si possa mantenere le lavorazioni del magnetico nel polo siderurgico ternano. La multinazionale tedesca ha confermato, elemento questo contenuto nell'accordo, che il magnetico verrà comunque trasferito al 31 dicembre di quest'anno, con le più ampie garanzie di recupero occupazionale.
(27-02-2005)
|